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NOME: Mario

COGNOME: Pasolli

DATA DI NASCITA: 17 dicembre 1892

DATA DI MORTE: DISPERSO

NOTE BIOGRAFICHE: PASOLLI MARIO GIUSEPPE – 17/12/1892 – disperso

Nato a Lavis, Sant Udalrico, il 17 dicembre 1892, figlio di Carlo e Eugenia Tonetta, di professione cantoniere. Fratello di Pasolli Luigi morto a Gallio nel 1917.

ESPERIENZE: ESPERIENZA: Richiamato nell’agosto del 1914, dispero in Galizia: scomparso dal 02/06/1915. Nel monumento ai caduti del cimitero di Lavis, del 1921, è nell’elenco dei dispersi.

CONTESTO. Nel 1914, con l’inizio delle ostilità, sono chiamati alle armi i maschi di età compresa fra i 21 e i 42 anni. I trentini con divisa austroungarica sono inviati a combattere sul fronte russo, in Galizia, e nei Balcani sul fronte serbo. Nel primo anno di guerra muoiono 7 mila trentini. Negli anni successivi saranno chiamati alle armi gli uomini dai 18 ai 50 anni. A fine conflitto il numero dei trentini arruolati nell’esercito austroungarico è di oltre 60 mila con 12 mila caduti.

Già ad agosto gli austro-ungarici occuparono la Polonia Russa con la città di Lublino, ma nei primi mesi di guerra i russi conquistano gran parte della Galizia: Leopoli e Przemysl cadono in mano
russa.

All’inizio di settembre i Russi occupano Leopoli, capitale amministrativa della Galizia e, pochi giorni più tardi, raggiungono il fiume San, stringendo d’assedio la vasta piazzaforte di Przemysl.

A fine ottobre l’esercito austro-ungarico scatena una contro offensiva per riprendere la città fortezza di Przemysl: a novembre, però, i russi riconquistano la città. In queste fasi molti soldati trentini vengono fatti prigionieri dai russi.

Il 1915 inizia con la volontà austriaca di riconquistare la Galizia. L’offensiva inizia il 23 gennaio 1915 e dura circa due mesi e si caratterizza per violenti scontri sul fronte galiziano e dei Carpazi. Il lungo assedio russo alla fortezza di Przemyśl costringe il baluardo alla resa. Il 22 marzo 1915 si consegnano ai russi nove generali, novantatré ufficiali superiori, 2500 ufficiali e 117.000 soldati semplici.

Nella primavera dello stesso anno gli austro-tedeschi preparano un piano di attacco per sfondare il fronte nei pressi della piccola città di Gorlice: a un centinaio di chilometri in linea d’aria a sud est di Cracovia. Nella notte del 30 aprile 1915 inizia quindi l’offensiva con un intenso bombardamento delle linee russe: il 2 maggio le fanterie vanno all’attacco. Il fronte russo viene sfondato per circa 40 km e l’esercito zarista è costretto a ripiegare oltre il San e il Dnestr.

FONTI: FONTE:
– Monumento ai caduti, cimitero di Lavis;
– Ex monumento caduti, Comune di Lavis (SCOMPARSO);
– BANCA DATI; Ricerca caduti trentini della I guerra mondiale, 9412
– sito nati in Trentino;
– nominativo presente in Verlustlisten Österreich-Ungarn 1. WK, page 232_30: Pasoli Mario (Mannschaft);
– A.S.L, Elenco sussidiati e richiamati, 1914 BUSTA 162; Prospetto dei sussidiati accordati dal comune di Lavis alle famiglie dei richiamati in seguito alla mobilitazione, numero 16, Busta 162,

Bibliografia

Carlo Refatti, Mario Moser, Eroi dimenticati, Provincia Autonoma di Trento, 2007, p. 93.

Sui campi di Galizia. 1914-1917. Gli italiani d’Austria e il fronte orientale: uomini popoli culture nella guerra europea, a cura di, Gianluigi Fait, Museo Storico Italiano della Guerra, Rovereto, 2004.

Ritorno in Galizia. Viaggio nei cimiteri austro-ungarici tra Polonia e Ucraina, Provincia Autonoma di Trento, Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, 2011