NOME: Igino
COGNOME: Ravanelli
DATA DI NASCITA: 16 giugno 1877
DATA DI MORTE: DISPERSO
NOTE BIOGRAFICHE: RAVANELLI IGINO (BARTOLOMEO GIUSEPPE) – 16/06/1877 – DISPERSO
Figlio di Silvio e Carlotta Pellegrini. Contadino/operaio di Lavis, nato il 16 giugno 1877, sposato il 31/04/1901 con Carlotta Facchini (nata il 22/10/1880); cinque figli (Francesco, Cirillo, Anna, Luigi, Valentino,)
FIGLI:
1. Francesco Carlo 27/07/1902 (in vita)
2. Silvia Luigia 23/01/1904; muore il 16/05/1910
3. Guglielmo Mario 07/05/1905; morto il 18/05/1905
4. Mario Silvio 28/06/1906; morto il 19/10/1907
5. Cirillo Corneglio Angelo 26/06/1907 (in vita)
6. Anna Giovannina Maria 07/05/1908 (in vita)
7. Augusto Tullio 16/10/1909, muore il 24/09/1910
8. Luigi Carlo 18/10/1910 (IN VITA)
9. Giovanni Silvio 17/09/1912, muore il 29/07/1913
10. Valentino 28/08/1913 (in vita)
11. Gina Adina Maria 27/03/1915, muore il 22/07/1915
ESPERIENZE: ESPERIENZA: Richiamato nell’agosto del 1914. Ultime notizie risalgono all’ottobre 1914; risulta quindi scomparso in Galizia dal 19/10/1914.
In Fogli di Annunzi Legali, del 19125, «Richiamato militare nell’esercito austroungarico, partiva subito per il fronte galiziano dando da colà le ultime sue notizie nell’ottobre 1914».
Forse caduto nella battaglia di Leopoli. In orfani “per ferite di guerra”. Nel 1919 la moglie è nell’elenco delle vedove. Nel 1925 la vedova avvia la procedura di dichiarazione di morte.
CONTESTO. Nel 1914, con l’inizio delle ostilità, sono chiamati alle armi i maschi di età compresa fra i 21 e i 42 anni. I trentini con divisa austroungarica sono inviati a combattere sul fronte russo, in Galizia, e nei Balcani sul fronte serbo. Nel primo anno di guerra muoiono 7 mila trentini. Negli anni successivi saranno chiamati alle armi gli uomini dai 18 ai 50 anni. A fine conflitto il numero dei trentini arruolati nell’esercito austroungarico è di oltre 60 mila con 12 mila caduti.
Già ad agosto gli austro-ungarici occuparono la Polonia Russa con la città di Lublino, ma nei primi mesi di guerra i russi conquistano gran parte della Galizia: Leopoli e Przemysl cadono in mano russa.
All’inizio di settembre i Russi occupano Leopoli, capitale amministrativa della Galizia e, pochi giorni più tardi, raggiungono il fiume San, stringendo d’assedio la vasta piazzaforte di Przemysl.
A fine ottobre l’esercito austro-ungarico scatena una contro offensiva per riprendere la città fortezza di Przemysl: a novembre, però, i russi riconquistano la città. In queste fasi molti soldati trentini vengono fatti prigionieri dai russi.
FONTI: FONTE:
– Monumento ai caduti, cimitero di Lavis;
– Ex monumento caduti, Comune di Lavis (SCOMPARSO);
– A.S.L, BUSTA 160, 1917, Lista orfani bisognosi; A.S.L, busta 159, elenco sussidiati e richiamati, 22 agosto 1914,; A.S.L, Orfani di guerra, 1934-1944, VIII, 97; A.S.L Atti Amministrativi, Atti relativi agli invalidi di guerra, mutilati, orfani, vedove, 1919, 177;
– sito nati in Trentino;
– banca dati; Ricerca caduti trentini della I guerra mondiale, 9413;
– Fogli Annunzi Legali Prefettura Trento; 22.04.1925;
– Parrocchia di Lavis, registro nati, anni 1870-1895; registro dei nati anni 1896-1910; registro dei nati, anni 1911-1923; Registro dei matrimoni, anni 1900-1922;
Bibliografa
Carlo Refatti, Mario Moser, Eroi dimenticati, Provincia Autonoma di Trento, 2007, p. 94.
Sui campi di Galizia. 1914-1917. Gli italiani d’Austria e il fronte orientale: uomini popoli culture nella guerra europea, a cura di, Gianluigi Fait, Museo Storico Italiano della Guerra, Rovereto, 2004.
Ritorno in Galizia. Viaggio nei cimiteri austro-ungarici tra Polonia e Ucraina, Provincia Autonoma di Trento, Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, 2011